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Neanche il lockdown ferma la Pubblica assistenza di Corniglia, 46 soccorritori su 176 abitanti

I volontari sono stati formati dalla Pa della Spezia, nei giorni scorsi la consegna dei diplomi.

La Pubblica assistenza di Corniglia, nel Comune di Vernazza e cuore delle Cinque Terre, rischiava di sparire. Così in pieno lockdown gli abitanti hanno avuto modo di confrontarsi e hanno preso una decisione: non disperdere un presidio così importante e rafforzarlo. Lo hanno fatto con il sostegno della Pubblica assistenza della Spezia.

Riparte da qui la storia dell'associazione di Corniglia che in questi giorni ha ricevuto i diplomi nella sede di Via Carducci, alla Spezia, al termine di tutti i corsi di formazione previsti e condotti assieme al 118 Spezia Soccorso, con il dottor Fabio Ferrari, e il Soccorso alpino.

La Pubblica assistenza di Corniglia ha la sua sede nel cuore del borgo, nei locali dell'ex asilo. L'esperienza parte nel 1980, poco dopo la costruzione della strada che collega all'abitato avvenuta nel 1976. Negli anni i volontari sono diminuiti drasticamente, mentre le Cinque Terre e i suoi sentieri si riempivano di turisti. Si arriva così agli anni Duemila. Il presidio rischiava di sparire, quando poi sono arrivati la pandemia e il lockdown, qualcosa ha mosso i cuori dei residenti, soprattutto giovanissimi, ed è arrivata la rinascita. Ad accelerare quest'ultimo processo anche la presenza, nella frazione, di due defibrillatori senza che nessuno fosse formato per utilizzarli in caso di necessità. Così sono cominciati i corsi e sono arrivati i diplomi a cura della Pubblica assistenza della Spezia.

"È un progetto importantissimo - spiega Nino Postorino, membro del consiglio d'amministrazione della Pa spezzina e addetto al pronto soccorso - perché in quelle zone il turismo è molto sviluppato, in particolare sui sentieri e spesso si concretizzano situazioni che richiedono un intervento tempestivo. La rinascita della Pubblica assistenza di Corniglia si deve ai suoi abitanti: sono stati loro a contattarci per riattivarla. È bellissimo quanto importante. Si sono adoperate per la formazione. Non possiamo che ringraziare il Soccorso alpino che con un loro medico e volontario hanno verificato le competenze dei nuovi volontari".

Tra i formatori anche il volontario con delega alla formazione Antonio Saccomanno che ha illustrato i corsi: "La formazione è la base di tutto il mondo del volontariato. I ragazzi hanno seguito i corsi in base ai protocolli stabiliti dal 118 Spezia soccorso che comprendono: il soccorso personale, la rianimazione cardiopolmonare, il trattamento del paziente politraumatizzato. Con loro abbiamo approfondito l'utilizzo dei presidi di soccorso come le tavole spinali per formarli al meglio in caso di un intervento sui sentieri".

Per il mondo del soccorso e del volontariato si apre dunque una nuova strada. A rinnovare i motivi di questa scelta il neopresidente Luca Galletti e lo storico consigliere Alberto Codeglia.

"Ringrazio la Pubblica assistenza della Spezia per il supporto che ci ha fornito - spiega il presidente della Pa di Corniglia Luca Galletti - senza di loro non avremmo potuto fare questo percorso nel migliore dei modi. Siamo una Pubblica assistenza giovane, l'età media dei nostri volontari è 30 anni e la necessità è nata dal fatto che rischiavamo di interrompere definitivamente il servizio e dopo tanti anni di storia era un peccato. Il legame con il territorio era forte e quindi è stato possibile riattivare il percorso".

Il 100 per cento degli aderenti ha superato brillantemente i corsi di formazione, a raccontarlo è Alberto Codeglia: "Su 176 persone residenti a Corniglia, 46 sono quelle formate e diplomate come soccorritori. Abbiamo sfruttato la situazione della pandemia per rimboccarci le maniche, perché i volontari non c'erano più e quindi abbiamo deciso di attivare un gemellaggio con la Pubblica assistenza della Spezia che ha accolto la nostra proposta permettendoci di attivare i percorsi di formazione. Oggi abbiamo raccolto quello che ci sembrava un forte punto di aggregazione soprattutto rivolto ai giovani, infatti l'età media dei corsisti è tra i 30 e i 35 anni. Abbiamo anche dei ragazzi minorenni e non può che essere una bella notizia. La nostra sede è nel centro del paese, nell'ex asilo al primo piano, messo a disposizione della parrocchia".

La Pubblica assistenza di Corniglia vuole mettere in campo un altro ambizioso progetto: fare una rete unica per tutti i soccorritori presenti alle Cinque Terre. "Questo territorio - aggiungono dall'associazione - è famoso in tutto il mondo con milioni di visitatori. I volontari soccorritori presenti sono all'incirca 110 tra tutti e cinque i borghi, per fare fronte ai flussi, lanciamo l'appello a unirci tutti insieme sotto il coordinamento del 118. Così facendo potremo far fronte, con maggiore serenità, alle eventuali emergenze su tutto il territorio delle Cinque Terre".

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