È la storia di un gruppo di giovani professionisti: Filippo Cantarini, Andrea Battella, Matteo Rege Cambrin e Stefano Coari, amici e soci di una nuova idea di impresa.
Si può parlare di una vera e propria vocazione. La capacità di stare al fianco dei problemi delle persone. Una qualità, sostenuta da una dedizione professionale, che va al di là della terapia.
“La nostra sin dal principio è stata una scommessa. Siamo partiti in piena pandemia, era luglio 2020. Avevano l’esigenza di mettere a frutto le nostre competenze creando qualcosa di nuovo.” È questa la prima cosa che dichiarano i quattro professionisti quando parlano del loro progetto imprenditoriale. Proseguendo: “Il messaggio che abbiamo lanciato è che la terapia, e più in generale il servizio di assistenza al paziente, non è uguale per tutti. Non si può pensare che esistano diagnosi generali e sulla base di queste si interviene in maniera asettica e spersonalizzata. Ogni paziente avrà un suo specifico percorso da affrontare. Ecco perché oggi ci possiamo sentire decisamente soddisfatti. Abbiamo creato un modello diverso di applicazione: la fisioterapia non è semplicemente riabilitazione o percorso di cura. È molto di più, è quel processo che chiude definitivamente un cerchio. Se un paziente viene nel nostro studio è per affrontare due casi: o avverte un problema (e quindi si intervenire rapidamente per evitare forme degenerative) oppure arriva post evento traumatico. In entrambi i casi il nostro staff, con l’ausilio di macchinari all’avanguardia, mette in moto un servizio di cura e assistenza alla persona dedicato.
Il paziente viene da noi perché ha un dolore. Il nostro primo compito è individuare le possibili cause e capire che impatto ha il dolore nella sua vita, questo è un importante, fondamentale, fattore prognostico. Molto spesso si commette l'errore di ridurre il dolore a semplice lesione di un tessuto, in realtà è il risultato dell'interazione di più sistemi, e soprattutto è condizionato da fattori psicologici e sociali. Quindi il nostro intervento non può limitarsi semplicemente al recupero funzionale di un distretto corporeo, ma passa anche attraverso l'educazione del paziente alla comprensione della sua condizione e dei movimenti corretti, scongiurando la kinesiofobia, spesso motivo di cronicizzazione del dolore.
Noi raccontiamo al paziente che terapia andrà ad affrontare, cerchiamo con lui un punto di incontro: se affronti con consapevolezza un percorso riabilitativo affronterai meglio tutte le fasi. Ovviamente non tutti i pazienti sono uguali e non tutte le “strategie” con le quali approcciare possono definirsi replicabili di volta in volta. Ovviamente si parte da una premessa che è esclusivamente scientifica, la diagnosi è il punto di partenza, certamente, poi viene tutto il resto. Davanti a noi arrivano pazienti di tutte le età. Sportivi e non…Facciamo anche noi i conti con una quotidianità che pone sempre davanti casi diversi e urgenze diverse. La nostra è una vocazione. Un servizio continuativo, il nostro centro non chiude praticamente mai. Siamo aperti dal lunedì al venerdì tutto l’anno.”
Una realtà unica all’interno del nostro panorama territoriale. Un’idea nata in un momento difficilissimo, forse il più difficile, della nostra storia recente. Luglio 2020, mese e anno della nascita di Fiosioterapia La Spezia. Siamo in piene restrizioni Covid e la paura del contatto con l’altro da noi condizionava, e non poco, la nostra socialità e l’approccio con il quale si guardava a tutte le strutture sanitarie. Una situazione difficile che non ha fatto naufragare il progetto.
Oggi, dopo quasi quattro anni di attività, la struttura può contare su 8 fisioterapisti, 3 persone dedicate alla segreteria, 3 osteopati e una nutrizionista. Una realtà imponente, frutto di un’idea diversa di impresa organizzata in uno spazio di ben 300 mq. Una dimensione professionale che mette a disposizione un centro in grado di fornire a tutto tondo assistenza al paziente con macchinari all’avanguardia. La terapia non è più l’unico scopo per il quale ci si rivolge ad uno studio di professionisti. L’idea di sostegno e cura del paziente non possono riguardare soltanto il trattamento “classico”. Una nuova realtà e idea di servizio sanitario prevede la partecipazione attiva del paziente all’interno del suo ciclo di percorso riabilitativo. Gli esercizi studiati su schede personalizzate mettono nelle condizioni, chi ne beneficia in prima persona, di essere l’artefice della buona riuscita, con conseguente guarigione, della terapia affrontata. Non si interviene soltanto sul dolore ma ci si dedica all’educazione del paziente e alla consapevolezza del movimento del proprio corpo.
Un metodo che riduce le distanze. Stiamo infatti assistendo ad un nuovo ciclo. Un approccio multidisciplinare praticato da professionisti altamente specializzati. La fisioterapia è un percorso di riabilitazione, le due cose non possono essere tenute separate. Ecco perché sino ad oggi Fisioterapia La Spezia ha dimostrato di essere una realtà di successo. Il coraggio di spingersi oltre al canonico approccio ha pagato in termini professionali e di servizio. Sintomo che anche nel nostro territorio c’è una nuova generazione che in diversi campi (questo uno dei meno semplici) si dedica con passione, studio e professionalità allo sviluppo di nuovi servizi dedicati alla persona. È il concetto di “nuovo” quello che abbiamo davanti: Fisioterapia La Spezia rappresenta un cambiamento radicale nel metodo e nell’approccio, un passo in avanti alla ricerca dell’efficienza, parola chiave di un servizio a disposizione di un’intera comunità.
