Vittoria vera, la più difficile e la più importante della stagione aquilotta. Contro un Venezia ringalluzzito dalle difficoltà del Como in casa contro il Cosenza e la possibilità concreta per i lagunari di fare il sorpasso sui lariani.
Mai come questa sera si è capito quanto possa pesare sulle sorti di una gara il fattore "P" come Picco, catino ribollente come ai vecchi tempi di oltre 10.000 tifosi quasi impazziti per come si era messa.
Lo Spezia era partito bene, benissimo, ma sprecando come al solito più di una palla gol, con il Venezia pericoloso ad ogni ripartenza fino al solito gol preso su palla ferma, questa volta su corner, al 7' con Idzes.
Nella ripresa la svolta: su azione Pio Esposito al 55' è lesto a calciare a rete, il gol fa letteralmente esplodere il Picco come il raddoppio siglato da Reca pochi minuti dopo.
A mezz'ora dalla fine si respirava a pieni polmoni la tensione nei settori occupati dai tifosi aquilotti, con i cori spesso interrotti per seguire le fasi più critiche, ma alla fine la voglia di farcela dei giocatori di D'Angelo ha prevalso sulla maggiore qualità tecnica del Venezia, azzeccati i cambi di Falcinelli, Vignali e Cassata che hanno portato energie fresche e combattività, mentre il Venezia da parte sua ha sprecato un'occasione d'oro a non approfittare del passo falso del Como.
È finita con l'invasione di campo e un plotone della Celere a tenere a bada i delusissimi tifosi veneti che non hanno risparmiato petardi e bengala durante e dopo la partita, molti di più di quelli lanciati-alcuni veramente senza alcun senso -da parte della Ferrovia.
Spezia salvo dunque, e questo è quello che conta. Da domani o dopodomani servirà ripartire per impostare la prossima stagione in B, si spera con altri protagonisti alla guida dello staff tecnico.
(Foto di Tassone da speziacalcio.com)
