Nella serata del decorso 4 ottobre 2023, la Squadra Mobile della Questura Spezia ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale per i minorenni di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, nei confronti di un sedicente diciasettenne cittadino marocchino, indagato in ordine a due rapine consumate in pregiudizio di due donne alla Spezia. Le investigazioni venivano avviate a seguito della perpetrazione, in rapida successione, di due rapine, consumate in pregiudizio di due donne, in questa via XV Giugno, rispettivamente nella notte del 12 e 14 settembre u.s.. Mentre le donne stavano rincasando venivano avvicinate dal giovane che, brandendo una bottiglia, le minacciava rapinandole.
Le indagini immediatamente intraprese dalla Squadra Mobile, anche grazie all’analisi delle telecamere di sicurezza cittadine e la conoscenza del territorio, permettevano di acquisire elementi utili per indirizzare le attenzioni investigative sul cittadino marocchino, che veniva rintracciato in centro città e trovato in possesso degli stessi capi di abbigliamento filmati dal circuito di videosorveglianza cittadino in occasione di una delle due rapine, nonché di un telefono cellulare risultato poi di provenienza furtiva perché asportato ad una donna che era stata borseggiata mentre si trovava a bordo di un autobus di linea.
Al giovane, da poco apparso in questa provincia, viene contestata anche l’occupazione di un edificio pubblico dove, dopo la commissione di una delle rapine, aveva passato la notte ed era stato, la mattina successiva, identificato da personale dell’Arma dei Carabinieri e denunciato anche per tale reato. Raccolti consistenti elementi probatori, anche mediante l’escussione delle vittime dei reati, veniva notiziata la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Genova che, vagliato il quadro complessivo delle risultanze investigative e valutato il concreto rischio che l’indagato potesse commettere altri gravi reati della stessa specie, richiedeva al G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Genova l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, poi in effetti disposta ed eseguita nel tardo pomeriggio di ieri.
È fatta salva in ogni caso, alla luce dello stato del procedimento penale, in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, che possono far valere , in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede.