L'idea di allestire un box all'esterno delle poste dove far accomodare le persone in attesa del proprio turno mette in evidenza come l'amministrazione borghettina non abbia fatto i conti con un dettaglio a dir poco rilevante: il coronavirus. Ciò che infatti è stato installato, pericolosamente, nel mezzo della strada, a due passi dal cantiere che da ormai dieci anni dovrebbe dar vita al secondo nuovo ponte e alla piazzetta, non sembra rispettare a fondo le normative anti covid, oltre che quelle stradali.
Quante persone potranno recarsi dentro? A giudicare dalla grandezza del box non più di due. È stato sanificato il locale? E a fine giornata, chi effettuerà la sanificazione? Oltretutto, pare doveroso sottolineare come il box in questione non appaia proprio di primo pelo e dunqueImage
non immune ad infiltrazioni piovane. Infine, come verrà riscaldato il locale? Rispettando le normative anti covid? Tutto questo dimostra, per l'ennesima volta, la negligenza di una amministrazione superficiale, che ha poco a cuore la sicurezza dei propri abitanti. Invece che dar vita a questi tristi spettacoli, che ricordano tanto i momenti del post alluvione 2011, consigliamo all'amministrazione borghettina, sempre che ne sia in grado, di concentrare i propri sforzi affinché le poste aprano tutti i giorni e non solo tre volte a settimana.
Il capogruppo Andrea Licari e i consiglieri comunali Giovanna Ivani e Franco Biggi